Risanamento di un versante in frana con linea di metanodotto interrata

Da ottobre 2021 a ottobre 2022 ci siamo occupati del risanamento di un versante in frana che stava portando con sé, deformandola, la linea del metanodotto della Centrale SNAM di Montalfano, nel comune di Cupello (CH).

La collina su cui siamo intervenuti, argillosa e franosa, nel tempo si è mossa verso valle causando non solo una modifica della conformazione del terreno, ma anche della condotta del metano che passa nel sottosuolo, che si era mossa insieme al versante in frana.

Una condotta da riposizionare e monitorare

Trattandosi di una condotta che trasporta gas in pressione, prima di iniziare i lavori è stato necessario svuotare completamente il metanodotto.

L’intervento di risanamento ha richiesto una iniziale pulizia dell’area di cantiere da erba e arbusti. Grazie all’utilizzo di droni è stata poi creata un’immagine tridimensionale dell’area. Una volta identificato il metanodotto e picchettata l’area circostante si è andati a scavare a monte della condotta per alleggerire il carico. Questo ha permesso alla condotta di tornare alla sua posizione originaria.

A questo punto sono stati posizionati dei sensori per il monitoraggio continuo dei movimenti della condotta.

Una volta effettuati gli scavi per ripristinare la condotta, sono stati eseguiti tutti gli interventi utili ad integrare il servizio alla centrale, aggiungendo tubazioni in polietilene per il passaggio di fibra ottica, aria e acqua.

Un versante franoso da rimodellare e mettere in sicurezza

Seguendo il progetto dei tecnici della SNAM siamo andati a rimodellare il versante franoso seguendo le nuove curve di livello, così da evitare ulteriori movimenti.

A livello di superficie sono state realizzate delle canalizzazioni per far defluire le acque, sia profonde che superficiali, evitando di appesantire il terreno. In questo modo l’acqua che penetra nel terreno non ristagna ma viene portata a valle direttamente nella condotta fognaria stradale, che è stata ampliata e migliorata.

Le canalizzazioni superficiali sono state realizzate utilizzando materiali ecosostenibili, come legno e fibre naturali e ai termini dei lavori è stata ristabilita la vegetazione autoctona mediante idrosemina.